«Van sui mari scherzando in crociera / il torpediniero e la torpediniera. E come la vespa s’attacca sul miele, / così la torpediniera fedele. E per il torpediniero, infinita / è la felicità della vita. Ma li scoprì con gli occhiali sul naso / un riflettore pedante, per caso. Una sir...»
«Tu scorri come un fiume, strana definizione, / diafano come l’acqua è il tuo asfalto di città, / Ah Arbat! Mio Arbat, tu sei la mia vocazione, / tu sei la mia gioia e la mia calamità. Tutta piccola gente sono i tuoi pedoni, / battono i tacchi, corrono via per faccende. / Ah, Arbat! M...»
«Nel cortile ove ogni sera suonava un giradischi, / dove ballavano le coppie alzando polvere, / tutti i ragazzi assai stimavano Lenka Korolev / e gli avevano concesso il titolo di re. Era un re come tutti i re, pure lui onnipotente, / e se un amico era nei guai o gli girava male, / Lenka K...»
«S’è spento il brusio. Sono entrato in scena. / Poggiato allo stipite della porta, / vado cogliendo nell’eco lontana / quanto la vita mi riserva. / / Un’oscurità notturna mi punta contro / mille binocoli allineati. / Se solo è possibile, Abba padre, / allontana questo calice...»