Ci sono al mondo i superflui, gli aggiunti
non registrati nell’ambito visuale.
(Che non figurano nei vostri manuali,
per cui una fossa da scarico è la casa.)
Ci sono al mondo i vuoti, i presi a spintoni,
quelli che restano muti: letame,
chiodo per il vostro orlo di seta!
Ne ha ribrezzo il fango sotto le ruote!
Ci sono al mondo gli apparenti — invisibili,
(il segno: macula da lebbrosario!)
ci sono al mondo i Giobbe, che Giobbe
invidierebbero se non fosse che:
noi siamo i poeti — e rimiamo con i paria,
ma, straripando dalle rive,
noi contestiamo Dio alle Dee
e la vergine agli Dei!
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Есть в мире лишние, добавочные,
Не вписанные в окоём.
(Нечислящимся в ваших справочниках,
Им свалочная яма — дом).
Есть в мире полые, затолканные,
Немотствующие — навоз,
Гвоздь — вашему подолу шёлковому!
Грязь брезгует из-под колёс!
Есть в мире мнимые, невидимые:
(Знак: лепрозариумов крап!)
Есть в мире Иовы, что Иову
Завидовали бы — когда б:
Поэты мы — и в рифму с париями,
Но выступив из берегов,
Мы бога у богинь оспариваем
И девственницу у богов!
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Поэт — издалека заводит речь...
Есть в мире лишние, добавочные...
Что же мне делать, слепцу и пасынку...
«Altri ti hanno presa: / A me è rimasto il fumo di vetro / Dei tuoi capelli, e dei tuoi occhi / La stanchezza autunnale. Oh, la stagione dell’autunno! Mi è più cara / Della primavera e dell’estate. / Per questo così fortemente sei piaciuta / Alla fantasia di un poeta. Io non men...»
«Ho chiesto oggi a un agente di cambio / Cosa mi danno in rubli per metà tumana. / E come posso dire in persiano / Alla bellissima Lala: "Mi piaci". Ho chiesto oggi a un agente di cambio / Con voce più leggera del vento, più discreta / Delle acque del Van, come in persiano / Posso inv...»
«Io lo ricordo, amata, io lo ricordo, / Lo splendore dei tuoi capelli; / Non fu allegra vicenda, né leggera, / Per me l’abbandonarti. Delle notti autunnali mi ricordo, / Del murmure nell’ombra di betulle: / E se allora più corti erano i giorni, / Più a lungo dava luce a noi la lun...»
«Io vado errando sulla prima neve, / nel cuore mughetti di forze scoppiate. / La sera ha acceso sopra la mia strada / la candela turchina d’una stella. Io non so se ci sia luce o buio, / se nella selva canti il gallo o il vento. / Forse, invece dell’inverno sui campi, / cigni si sono...»