I tuoi denti sono audaci.
Hanno il sogghigno d’un coltello.
E ronzano come calabroni
i tuoi occhi d’oro.
Ci allontaniamo pian piano dall’izba.
L’erba ci giunge alle orecchie.
Tu mi predici un rabbuffo
dai parenti, dagli amici.
Non sei affatto una monaca,
benché nel circondario vi siano eremi.
Volano tutto intorno api villose
piegando gli steli dei fiori.
Io non conosco la taigà.
Non conosco famiglia.
Conosco solo pupille.
Conosco solo i tuoi denti.
La rugiada sulle margherite
pare immersa in vasi buddistici.
Com’è bella
nei lunghi lobi delle violette!
In ogni gocciola-lobo
rispecchiandoti nuda
tremoli,
Pollicino capovolto.
Acqua viva tu sei
sulle labbra, sulla piccola foglia.
Ti sei data tutta alla taigà,
sino all’ultima goccia.
Твои зубы смелы
в них усмешка ножа
и гудят как шмели
золотые глаза!
мы бредем от избушки
нам трава до ушей
ты пророчишь мне взбучку
от родных и друзей
ты отнюдь не монахиня
хоть в округе — скиты
бродят пчелы мохнатые
нагибая цветы
я не знаю — тайги
я не знаю — семьи
знаю только зрачки
знаю — зубы твои
на ромашках роса
как в буддийских пиалах
как она хороша
в длинных мочках фиалок!
в каждой капельке — мочке
отражаясь мигая
ты дрожишь как Дюймовочка
только кверху ногами
ты — живая вода
на губах на листке
ты себя раздала
всю до капли — тайге
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